Presentazione, Whispertowest

Non ci sono molti punti fermi, la routine è rassicurante solo fino ad un certo punto. Le persone vanno e vengono, e spesso ci sentiamo come tele esposte, bianche, che anelano la pennellata fugace di qualche distratto passante, per poi attendere che il colore ingiallisca, dimentico del nome dell’artista di passaggio. Ma un punto fermo siamo noi, la visione del mondo che condividiamo, gli errori che entrambi commettiamo e che spingono l’altro a maturare, o forse ancora più in basso, toccando insieme l’abisso, crogiolandoci un po’ in quel buio denso e soffocante prima di risalire. Forse in questo viaggio perderemo qualcosa, forse guadagneremo altro, o semplicemente riusciremo a tirare qualche somma, mettendo nero su bianco (o, vista la grafica, bianco su grigio) i nostri pensieri, intrecciati, vibranti, elettrici. A volte vi faranno ridere, altre vi trascineranno, partendo dal quotidiano, da qualcosa di banale, per finire poi in un posto del tutto inaspettato, dove l’unica cosa certa è che la strada del ritorno non è la stessa dell’andata. Un labirinto, perché in due possiamo avere dieci personalità, alternandole a seconda della stagione, del clima, della quantità di caffeina. Perché solo noi riconosciamo il nostro nucleo, ben protetto da una fitta coltre di personalità dallo spin antiparallelo, una nube dove il nostro vero io potrebbe essere rintracciato, ma mai con certezza assoluta. Provate a seguirci, provate a costruirci quando andremo in pezzi su queste pagine, quando ci frammenteremo e feriremo per rimetterci insieme, quando saremo sereni e pubblicheremo poesie, recensioni di libri, per poi ricominciare da capo. Mettiamoci in gioco, seguiteci anche voi. Si, ha ragione Fenice, non abbiamo buone intenzioni.

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Posted on 27 settembre '11 by , under Frammenti.








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