La Tenerina e le meditazioni al Cioccolato

Ingredienti:

– 3 uova

– 90 g di burro

– 150 g di zucchero

– 200 g di cioccolato fondente

– due cucchiai di farina tipo 00

– due cucchiai di fecola di patate

– zucchero a velo

La cucina mi ha sempre affascinato, il focolare domestico attorno al quale l’intera casa prendeva vita, il cuore pulsante dove le nostre antenate intrecciavano conoscenza e tradizioni. Ogni gesto rimanda ad un tempo lontano, ogni odore risveglia immagini e sensazioni antiche, condivise da tutti.

Preriscaldare il forno ventilato a 180 gradi. Far sciogliere il cioccolato fondente a bagnomaria, aggiungere il burro solamente quando inizierà ad ammorbidirsi. Mescolare di tanto in tanto con un cucchiaio di legno.

Accendo una candela sul davanzale della finestra, un invito per le anime dei miei cari ad unirsi a me. Spezzetto il cioccolato, lascio che le sue scaglie mi colorino la pelle, che il suo odore forte e deciso rischiari la mia mente. Presto diventerà una crema liscia e lucente, adattando la sua forma, trasformandosi con semplici e rapidi gesti. Mescolo in senso orario, lasciando che il cucchiaio disegni una spirale che dai bordi arriva al centro del pentolino. Riflessi, piccole scintille di luce danzano sulla superficie, per poi sparire nel vortice. La mente si riempie di immagini, una danza attorno al fuoco, la crema liscia usata come specchio per intravedere ciò che ci attende. Come nelle antiche tribù azteche, la mia mente si getta nella spirale, danzando e seguendo il ritmo del mio battito.

Spegnere il fuoco e lasciare la crema ad intiepidire. Predisporre due contenitori. Separare i tuorli dagli albumi. Con le fruste elettriche, montare a neve fermissima le chiare, aggiungendo prima un cucchiaio di zucchero a velo. Dopo aver lavato le fruste, montare i tuorli con lo zucchero, fino ad ottenere una crema liscia e ben ferma. Aggiungere ai tuorli così montati la crema al cioccolato fatta intiepidire, incorporandola con un cucchiaio di legno, mescolando dall’alto verso il basso per non smontare la crema.

Verso la crema nell’impasto di uova. Una striscia scura si mescola al composto chiaro, e man mano che procedo le striature si intrecciano, i pensieri si mescolano e si fondono, mentre i gesti ripetuti cullano le nostre menti verso uno stato più profondo. Un bosco sul limitare di una foresta, il vento gelido ulula e alita contro la finestra come in questo istante.

Ottenuto un impasto omogeneo, setacciare le due farine e unirle al composto di cioccolato e uova, mescolando sempre dall’alto verso il basso. Ottenuta una crema liscia e senza grumi, incorporare le chiare, facendo sempre attenzione a non smontarle. Foderata una teglia con carta da forno, versarvi all’interno l’impasto, livellandone la superficie con una spatola. Infornare per circa 20 minuti (effettuare la prova dello stuzzicadenti per verificarne la cottura).

Il forno rapidamente riempie la cucina dell’aroma del cioccolato. Attendo, riordinando utensili e pensieri. Le finestre si appannano, l’aria diventa quasi palpabile, ogni odore si smarrisce e viene rapito.

Terminata la cottura, estrarre dal forno e trasferire la torta su un piatto. Cospargere la superficie di abbondante zucchero e velo e lasciar raffreddare.

Spengo la candela, apro la finestra e lascio che l’aria calda e piena di profumi si getti all’esterno, un messaggio dolce, un richiamo perso nel vento. Penso a chi raggiungerà. Chiudo la finestra. Tutto è al tempo stesso uguale e mutato, come nella spirale dell’impasto. E’ bastato un po’ di cioccolato.

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Posted on 17 gennaio '13 by , under Ricette: briciole e pensieri.








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